Paese dei Ramai

Ultima modifica 1 febbraio 2024

Force deve una certa notorietà all'artigianto del rame, a quei calderai che nella scurità delle loro botteghe, schiarite da scintillanti fucine hanno da oltre mezzo millennio forgiato oggetti in rame, ad uso domestico e ornamentale.
Dopo il ritrovamento dell'atto di morte di un Maestro Artigiano, Felice Rosati, di origine spolentina, vissuto nel secolo XVIII, abile lavoratore del nobile metallo, si pensò fosse stato lui il primo ad insegnare ai giovani forcesi la lavorazione del rame. Documenti ancora più antichi attestano invece che la lavorazione del rame a Force era diffusa già dai primi del Seicento. L'origine di tale attività probabilmente è legata ad un popolo nomade che, stanziatosi dentro le mura cittadine, promosse l'apertura di botteghe diffondendo così quest'arte. L'ipotesi più attendibile e però quella che vuole fondatori di questo artigianato i monaci farfensi.
Conferma di ciò è la presenza di un "maglio" nella zona di confine tra i Comuni di Force e quello contiguo di S. Vittoria in Matenano, che risalirebbe al secolo XVI. Comunque sia, al maestro Rosati va reso merito che nella sua bottega si formarono numerosissimi giovani forcesi; anche se egli non è stato il "primo calderaio", è stato l'uomo che ha dato grande impulso a questa attività del secolo XVIII.


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